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Ondaflex

Generatore da moto ondoso per alimentare gli utilizzatori elettrici a bordo di un peschereccio

Work packages

Attività e fasi del progetto

Denominazione Fase 1Gestione progetto e definizioni delle specifiche
Tipo attivitàSS
Soggetto Responsabile della Fase di AttivitàCANTIERE NAVEMAR
Altri soggetti impegnati nella fase di attivitàTutti i partner di progetto
Ruoli e compiti di ciascuno dei soggetti partecipanti alla presente fase di attività del progettoIl management sarà trasversale a tutto il progetto. Il capofila è responsabile della gestione e del coordinamento, agendo per nome e per conto della partnership. È responsabile della rappresentanza istituzionale sul territorio, della divisione dei compiti tra i partner e si assicura che questi compiti siano successivamente realizzati in accordo con quanto previsto nel progetto.
ObiettiviRaccogliere dai co-proponenti tutta la documentazione amministrativa e finanziaria necessaria per le rendicontazioni periodiche dell’attività svolta; coordinare l’intero progetto di ricerca dal punto di vista amministrativo e tecnico-scientifico.
Descrizione delle eventuali singole sotto attività di cui si compone la presente fase del progettoL’attività prevede lo studio dello stato dell’arte, la definizione delle procedure operative, la definizione delle specifiche funzionali per tutte le attività del progetto. Tutti i partner sono coinvolti in questa fase.
– Piano di qualità (Fissa le linee guida, i parametri e le modalità di verifica della qualità della gestione del progetto e della ricerca, sviluppo e industrializzazione del progetto e dei suoi risultati);
– Report di monitoraggio (Trimestrali, permettono a tutti gli attori del progetto di verificare l’andamento del progetto);ù
– SAL (Redatti al raggiungimento dei diversi stadi del progetto (40%, 80%, 100%));
– Report finale (Rapporto di fine progetto, avente carattere esaustivo e omnicomprensivo rispetto all’intera realizzazione del progetto);
– Report finale (versione pubblica per la stampa) (
– Rapporto di fine progetto, avente carattere di divulgazione e pubblicazione dei risultati)
– Report sullo stato dell’arte alla base dell’attività progettuale
– Report sui requisiti tecnici delle componenti tecnologiche del progetto
– Report sulle procedure di indagine statistica
Risultati attesi e deliverables– Piano di qualità (Fissa le linee guida, i parametri e le modalità di verifica della qualità della gestione del progetto e della ricerca,
sviluppo e industrializzazione del progetto e dei suoi risultati);
– Report di monitoraggio (permettono a tutti gli attori del progetto di verificare l’andamento del progetto);
– SAL (Redatti al raggiungimento dei diversi stadi del progetto);
– Report finale (Rapporto di fine progetto, avente carattere esaustivo e omnicomprensivo rispetto all’intera realizzazione del
progetto);
– Report finale (versione pubblica per la stampa)( Rapporto di fine progetto, avente carattere di divulgazione e pubblicazione dei
risultati)


Denominazione Fase 2Generatore e sistemi di accumulo
Tipo attivitàRicerca Industriale – Sviluppo sperimentale
Soggetto Responsabile della Fase di AttivitàUNIPA
Altri soggetti impegnati nella fase di attivitàTutti
Ruoli e compiti di ciascuno dei soggetti partecipanti alla presente fase di attività del progettoL’Università di Palermo svilupperà il sistema di generazione di recupero dell’energia inerziale derivante dal beccheggio e dal rollio e dal moto trasversale dell’imbarcazione
ObiettiviSviluppo, dimensionamento e progettazione dell’intero sistema di generazione da moto ondoso
Descrizione delle eventuali singole sotto attività di cui si compone la presente fase del progettoSviluppo e dimensionamento di un sistema di recupero dell’energia inerziale derivante dal beccheggio e dal rollio e dal moto trasversale dell’imbarcazione
Sviluppo e dimensionamento di un sistema di accumulo elettrico (storage) per l’immagazzinamento dell’energia prodotta.
Scelta dei materiali idonei in relazione alle loro caratteristiche funzionali ed ambientali, studio di compatibilità con componentistiche esistenti e con gli standard vigenti.
Progettazione del sistema di stabilizzazione dell’imbarcazione attraverso l’utilizzo del generatore lineare. ingegnerizzazione dei prototipi, progetto di dettaglio di elementi e connessioni, sistemi e componenti tecnologici, studio sulla compatibilità normativa, analisi delle certificazioni necessarie progettazione del sistema di controllo e di elettronica di potenza
Progettazione del sistema di accumulo dell’imbarcazione attraverso l’utilizzo di batterie innovative.
Progettazione del sistema di accumulo dell’imbarcazione attraverso l’utilizzo di fuel cell.
Risultati attesi e deliverablesProgetto del sistema di generazione di elettricità da moto ondoso e di recupero inerziale capace di stabilizzare l’imbarcazione

Denominazione Fase 3Ottimizzazione delle celle frigorifere (comprensivo di nuova coibentazione)
Tipo attivitàRicerca Industriale – Sviluppo sperimentale
Soggetto Responsabile della Fase di AttivitàUNIPA
Altri soggetti impegnati nella fase di attivitàTutti
Ruoli e compiti di ciascuno dei soggetti partecipanti alla presente fase di attività del progettoL’Università di Palermo progetterà e svilupperà celle frigorifere innovative
ObiettiviSviluppo, dimensionamento e progettazione delle celle frigorifere
Descrizione delle eventuali singole sotto attività di cui si compone la presente fase del progettoStudio e dimensionamento della tipologia del sistema di accumulo
Scelta di materiali innovativi per la realizzazione delle celle frigorifere
Studio di accumulatori di energia elettrica accoppiati ad accumulatori di ghiaccio binario (Ice slurry).
Progettazione di un impianto per la produzione di ice slurry operante con fluidi refrigeranti a basso GWP ed elevata efficienza energetica
Risultati attesi e deliverablesProgettazione di un sistema innovativo di refrigerazione ad elevata efficienza energetica capace di abbassare del 5% il GWP di partenza

Denominazione Fase 4Prove idrauliche
Tipo attivitàRicerca Industriale – Sviluppo sperimentale
Soggetto Responsabile della Fase di AttivitàUNIPA
Altri soggetti impegnati nella fase di attivitàTutti
Ruoli e compiti di ciascuno dei soggetti partecipanti alla presente fase di attività del progettoL’Università di Palermo testerà i dimostratori realizzati
ObiettiviTestare l’efficienza dei dimostratori realizzati ed ottimizzazione delle performances
Descrizione delle eventuali singole sotto attività di cui si compone la presente fase del progettoTestare il dimostratore di recuperatore di energia da moto ondoso
Monitorare testare l’elettronica di potenza
Testare l’affidabilità e la durabilità del sistema
Testare il sistema di stabilizzazione dell’imbarcazione attraverso l’utilizzo del generatore lineare.
Risultati attesi e deliverablesAffidabilità del dimostratore con un risparmio di energia del 15%

Denominazione Fase 5Studio delle turbolenze e sistemi di assetto automatico
Tipo attivitàRicerca Industriale – Sviluppo sperimentale
Soggetto Responsabile della Fase di AttivitàUNIPA
Altri soggetti impegnati nella fase di attivitàTutti
Ruoli e compiti di ciascuno dei soggetti partecipanti alla presente fase di attività del progettoL’Università di Palermo studierà un sistema innovativo di stabilizzazione.
ObiettiviStudio di un innovativo sistema di stabilizzazione di imbarcazioni
Descrizione delle eventuali singole sotto attività di cui si compone la presente fase del progetto• Studio di soluzioni originali per quanto riguarda la sospensione della massa oscillante ed il suo controllo al fine di ottenere il massimo accoppiamento con la forza del moto ondoso
• Studio della soluzione ottimale per ottenere il massimo accoppiamento con la forza del moto ondoso
• Studio di un sistema di sospensione elastico a bassissima rigidezza.
• Progettazione del sistema di zavorra tale da consentire il movimento continuo del rotore
• Progettazione del design della zavorra in grado di contenere al suo interno le batterie di nuova concezione.
• Progettazione di un convertitore di energia e del sistema di storage
• Progettazione interfacce innovative delle utenze di bordo.
• Progettazione del sistema di stabilizzazione dell’imbarcazione attraverso l’utilizzo del generatore lineare.
Risultati attesi e deliverablesProgettazione di un innovativo sistema di stabilizzazione di imbarcazioni che comporti un risparmio di energia del 20% rispetto alle soluzioni tradizionali

Denominazione Fase 6Realizzazione del sistema completo costituito da 1 Boa generatrice, 1 Boa ondametrica, 1 veicolo semi-sommergibile innovativo (SI-Drone)
Tipo attivitàImprese – Associazione CRITICA
Soggetto Responsabile della Fase di AttivitàTutti
Altri soggetti impegnati nella fase di attivitàTecnico specializzato (Progettista)
In questa fase i progettisti prima in team e poi individualmente individuano le strategie da seguire per apportare le migliorie dal punto di vista di ottimizzazione degli spazi, dei sistemi costruttivi o dei materiali utilizzati, là dove è possibile apporteranno le modifiche in considerazione anche di migliorare le finiture del progetto per una migliore gestino del battello/imbarcazione
Tutti i soggetti
Tutti i soggetti verranno interpellati per la messa a conoscenza dei risultati ottenuti in questa fase, in modo non solo di divulgare le scelte progettuali adottate dai progettisti ma anche trarre nuovi spunti grazie all’esperienza messa a disposizione dell’azienda capofila e degli altri membri facenti parte il team di questo progetto.
Ruoli e compiti di ciascuno dei soggetti partecipanti alla presente fase di attività del progettoIn questa fase i progettisti devono analizzare e mettere assieme tutte le considerazioni acquisite durante la fase di rilievo e le prime riunioni con il team di progettazione e gli altri membri facenti parte del progetto. Si devono sviluppare degli elaborati esecutivi in cui si evince le migliorie portate a conclusione in questa fase, che possono essere riferite:
– Al design;
– Ad una migliore interpretazione degli spazi interni;
All’utilizzo di materiali innovativi e che possono essere migliorativi dal punto di vista economico, funzionale o di finiture.
ObiettiviSulla base di quanto definito nelle fasi di analisi e progettazione verrà realizzato un prototipo del sistema BIT completo, composto da una boa generatrice, una boa ondametrica ed un drone marino di superficie.
Descrizione delle eventuali singole sotto attività di cui si compone la presente fase del progettoTask W.P. 6.1 Analisi dello stato di fatto
Questa fase verrà eseguita dall’intero team di progettazione, si analizzerà lo stato di fatto mettendo in evidenza:
– Punti critici del battello/imbarcazione;
– Punti di forza e inamovibili;
– Possibili soluzione per l’utilizzo di diversi sistemi di costruzione;
– Individuazione di nuovi materiali da utilizzare sia dal punto di vista strutturale che dal punto di vista delle finiture che dal punto di vista di gestione dell’opera;
– Analisi dei percorsi che compiono gli impianti e (se è necessario) la proposta di una nuova collocazione;
– Analisi e dimensionamento degli spazi riguardanti le varie lavorazioni per una migliore ottimizzazione e miglioria degli ambienti di lavoro. (là dove è possibile farlo).
Task W.P. 6.2 Modifica o rielaborazione del modello 3D
In base alle considerazioni fatte e alle decisioni prese, per mezzo dei software di modellazione 3D, verranno apportate se è possibile le modifiche al modello 3D, altrimenti verrà rielaborato un nuovo modello 3D che rispecchi la nuova configurazione progettata.
Task W.P. 6.3 Elaborazione tridimensionale e bidimensionale di schemi funzionali e descrittivi dello stato di fatto
Riferendosi al modello 3D e delle varie fasi del progetto si realizzeranno gli elaborati necessari alla comprensione delle nuove configurazioni progettuali.

Alla luce di quanto esposto in questa fase progettuale è bene evidenziare che queste fasi verranno ripetute ogni volta che in merito a dei risultati ottenuti si tenterà di migliorare e ottimizzare il progetto in merito a nuove considerazioni emerse man mano che il progetto si evolverà e darà i primi risultati concreti.
Risultati attesi e deliverables1. Relazione descrittiva del progetto;
2. Relazione tecnica;
3. Elaborati grafici:
4. Disegni descrittivi e tecnici di progetto;
5. Particolari costruttivi (nel caso ce ne sia necessità per una maggiore comprensione del manufatto);
6. Schema funzionale dei diversi spazzi;
7. Elaborate degli schemi degli impianti elettrici;
8. Elaborati degli schemi degli impianti idraulici;
9. Divulgazione periodica dei vari risultati ottenuti durante le fasi della progettazione.

Denominazione Fase 2Sviluppo del sistema di telediagnostica predittiva basata su sensoristica, algoritmi di controllo e monitoraggio remoto
Tipo attivitàSviluppo Sperimentale E Ricerca industriale
Soggetto Responsabile della Fase di AttivitàENTERMED SRL
Altri soggetti impegnati nella fase di attivitàAssociazione CRITICA, altri partner
Ruoli e compiti di ciascuno dei soggetti partecipanti alla presente fase di attività del progettoENTERMED avrà il compito di sviluppare la piattaforma informatica basta sugli algoritmi modellati dall’ente di ricerca CRITICA
ObiettiviL’attività prevede un servizio tecnico di assistenza e più in generale la gestione della manutenzione introducendo anche attività di diagnosi.
Uno degli obiettivi è di cercare di automatizzare i processi diagnostici e di innovare l’organizzazione in modo da rendere il lavoro dei tecnici di manutenzione della piccola e media azienda più sicuro, più rispettoso dell’ambiente ed economicamente sostenibile.
L’idea originale è quella di creare uno strumento che possa limitare il manifestarsi di guasti alle macchine e possa rendere più economico e sicuro il servizio di assistenza con l’uso di strumenti informatici.
Lo strumento è di ausilio alla manutenzione nel senso che coinvolge nell’attività di ripristino funzionale sia il tecnico locale presso la macchina che può eseguire grazie alle istruzioni fornitegli, molti degli interventi di manutenzione, sia il tecnico del costruttore, che a distanza avrà a disposizione i dati della macchina in tempo reale e l’archivio storico degli interventi precedenti.

Ottimizzazione del Servizio di Assistenza
L’ottimizzazione può essere vista in termini di miglioramenti sociali:
miglioramento delle condizioni di lavoro del personale di manutenzione
il miglioramento riguarda la riduzione del rischio e la riduzione delle difficoltà di trasferimento e le facilitazioni negli interventi attraverso l’uso di mezzi e strumenti adeguati e previsti per il tipo di lavoro
minor impatto sull’ambiente per la riduzione degli scarti e dei consumi.
L’aumento della durata del ciclo economico di vita della macchina per effetto del miglioramento delle condizioni dell’intervento di manutenzione, la riduzione del numero di guasti dovuta ad una attività di manutenzione più precisa e puntuale consente una durata maggiore dei componenti e una migliore gestione delle parti di ricambio.
Riduzione del downtime della macchina
L’attività di manutenzione con interventi a distanza consente di ridurre i tempi di fermo macchina eliminando tempi passivi dovuti a diagnosi imprecisa e a trasferimento del personale di manutenzione. La riduzione del downtime è peraltro ottenuta anche per effetto dell’aumento del livello di manutenibilità che si ottiene in fase di progetto, quando per automatizzare i processi diagnostici è necessario ragionare in termini di criticità dei danni, di affidabilità e di modalità di riparazione.
Più facile diagnosi dei danni
L’ampliamento della diagnostica attraverso una migliore strumentazione delle macchine e la conoscenza derivante dalla disponibilità di dati storici nell’archivio del costruttore ed in qualche misura richiamabili dal personale di manutenzione, consentono un’attività di diagnosi più facile e precisa e la facilitazione degli interventi di manutenzione.
Riduzione degli oneri per il trasferimento del personale
La diagnosi effettuata in modo automatico, la possibilità di seguire fenomeni nella loro evoluzione temporale consentono di ridurre i tempi di trasferimento del personale di manutenzione perché possono attivare risorse operative presso l’utilizzatore della macchina che vengono indirizzate da personale specializzato del costruttore a distanza. Inoltre la previsione del danno temporale consente di programmare per tempo gli interventi di manutenzione con conseguente riduzione di ricadute economiche negative sulla organizzazione del servizio.

Descrizione delle eventuali singole sotto attività di cui si compone la presente fase del progettoL’attività prevede l’implementazione di strumenti di monitoraggio predittivo e di diagnosi di guasti basata sugli algoritmi e processi definiti dagli enti preposti. In particolare l’obiettivo è la realizzazione di un sistema web-based costituito da un’unità di elaborazione centralizzata e da un insieme di unità per l’acquisizione e elaborazione dati “a bordo” dei sistemi monitorati. La trasmissione dei dati avverrà sfruttando un opportuno canale di comunicazione LAN (Local Area Network) o WAN (Wide Area Network). L’implementazione dei modelli di predizione guasti e l’acquisizione e trasmissione dati al tempo di lavoro, consentiranno un’efficiente ed efficace segnalazione dello “stato di salute” dei sistemi monitorati.
Schedulazione degli interventi di manutenzione
La schedulazione degli interventi di manutenzione ordinaria/straordinaria, da parte dei tecnici specializzati, sarà ottimizzata grazie alla realizzazione di opportuni cruscotti web che, in funzione dell’elaborazione dei dati remoti, dei risultati in uscita degli algoritmi di intelligenza artificiale, consentiranno una più immediata lettura degli scenari di intervento, indicando, per il sistema oggetto del messaggio di allerta, il “cosa” e il “dove” indagare.
Sensoristica, trasmissione dati e base di dati
L’attività sarà inizialmente rivolta alla selezione e installazione della sensoristica necessaria per l’acquisizione dei dati a bordo, e all’implementazione dei moduli di elaborazione e trasmissione remota dati dalle unità di elaborazione locali verso l’unità centrale di elaborazione. In funzione degli algoritmi di preprocessamento dei dati grezzi e degli algoritmi di intelligenza artificiale, sarà analizzata e implementata una base di dati idonea alla memorizzazione sia dei risultati, sia della conoscenza di base utile per l’implementazione dei modelli di predizione da trasmettere alle unità locali da parte dell’unità centrale (trasmissione bidirezionale).
Cruscotti Web e accessi
L’implementazione della piattaforma di diagnostica predittiva sarà dotata di interfacce grafiche per l’accesso ai cruscotti operativi, nel rispetto dei canoni di usabilità necessari per un più rapido accesso alle funzionalità e senza compromettere la corretta esecuzione dei processi di “back-end”. Al fine di monitorare gli accessi al sistema di monitoraggio sarà realizzata una funzionalità di autenticazione basata su credenziali e ruoli, con possibilità di recupero delle informazioni per l’accesso in caso di smarrimento dati.
Reportisitca e gestione storico
Il monitoraggio delle condizioni di salute dei sistemi sarà reso maggiormente intuitivo e gestibile, grazie alla “traduzione” delle risposte dei processi di predizione guasti in forma di grafici, tabelle facilmente consultabili e messaggi di allerta (in funzione del livello di gravità). Ulteriori attività previste saranno quelle relative all’implementazione delle funzionalità di reportistica (on-line e off-line), in vari formati (immagini, grafici e documenti PDF), degli eventi segnalati ma anche di storicizzazione dei dati, fornendo una consultazione più immediata dei risultati e l’accesso in qualunque momento ai dati relativi alle segnalazioni di eventi avvenute nel tempo.
L’analisi e l’implementazione di strumenti di monitoraggio predittivo e di diagnosi di guasti, al fine di ottenere una più efficiente e sicura esecuzione delle attività proposte, implica uno studio, un’attenta analisi e una corretta progettazione di algoritmi e di tecniche di risoluzione. L’attività prevista si articola nello studio e nella definizione di algoritmi e strategie afferenti al campo della Condition Based Maintenance o CBM. Tali algortirmi e strategie rappresenteranno il cuore dei processi di manutenzione preventiva guasti, con particolare interesse al soddisfacimento del macro obiettivo di esecuzione delle azioni di manutenzione ancor prima che si manifesti un guasto di tipo irreversibile. L’applicazione di tali soluzioni permette di agire su più fronti, da un lato ridurre e ottimizzare gli interventi tecnici di assistenza, dall’altro la ridurre il tempo di inattività dei sistemi.
Applicazioni di soluzioni di Intelligenza Artificiale:
L’acquisizione di insiemi di dati provenienti da sorgenti sensoristiche, permetterà di definire la struttura dati in ingresso alle strategie stabilite, le quali, per mezzo di tecniche di machine learning, consentiranno di identificare lo stato di appartenenza dei sistemi in funzione. Nella fase di analisi saranno considerati due aspetti principali, il primo riguarda la definizione dei dati indispensabili per condurre le indagini volute, il secondo invece è relativo alle associazioni che intercorrono tra le possibili letture dei dati provenienti da fonti sensoristiche, e i possibili stati in cui i sistemi possono transitare. Nella definizione delle soluzioni da implementare si terrà conto del giusto compromesso tra aspetto di tipo prestazionale e accuratezza del risultato (esito della predizione), infatti, per valutare tale “compromesso” saranno utilizzate delle soglie di errore ottimizzate in funzione degli scenari analizzati. Ogni scenario, o condizioni di lavoro in cui verranno adottate le soluzioni di predizione guasti, sarà classificato con un indice di rilevanza così da identificare un grado più o meno alto di allerta.
Preprocessamento dei dati grezzi
Ogni attività di acquisizione di dati in ingresso/uscita includerà la definizione di meccanismi di preprocessamento dei dati grezzi, così da ottenere delle strutture dati omogenee e manipolapibili.
Valore aggiunto dei processi di prognostica
L’attuazione dei processi di monitoraggio continuo delle condizioni di salute dei sistemi al tempo di lavoro permette di identificare, con un certo margine di tempo, un guasto prima che la sua condizione diventi irreversibile. Tale situazione implica l’attivazione di nuovi meccanismi di assistenza durante il cosiddetto intervallo di tempo P-F, identificato in una determinata finestra temporale che procede da una condizione di guasto di tipo potenziale ad una funzionale e all’interno della quale è possibile avviare: processi di identificazione più precisa del guasto, gestione delle priorità di intervento, pianificazione ed esecuzione degli interventi di manutenzione/assistenza. Operando secondo queste modalità si ottiene un riscontro di tipo economico/organizzativo, in quanto si attua una variazione netta nell’organizzazione degli interventi di assistenza, con impiego di personale specializzato laddove è necessario e in funzione delle aree operative di appartenenza. Tutto ciò si traduce anche nella riduzione degli spostamenti fisici di squadre o di singoli addetti ai lavori, in quanto ponendo l’obiettivo di ridurre il numero di falsi negativi delle condizioni di guasto, le azioni di manutenzione conseguenti si riducono. La conoscenza dell’origine di un guasto e la relativa entità, permette una gestione ottimizzata e mirata dei ricambi, contribuendo alla riduzione del downtime dei sistemi in funzione. L’attività prevede altresì la definizione di processi di accrescimento della conoscenza di base proveniente da futuri dati acquisiti. Tale accrescimento permetterà di rendere maggiormente scalabili le soluzioni adottate, le quali saranno in grado di creare autonomamente nuovi modelli di predizione guasti al tempo di esecuzione.
Manutenibilità dei sistemi e sicurezza sul lavoro
Un ultimo aspetto da attenzionare è quello che riguarda gli effetti che tali soluzioni di predizione e diagnosi dei guasti hanno in termini di incremento della manutenibilità dei sistemi, garantendo una maggiore efficacia ed efficienza nello svolgimento delle azioni di manutenzione e permettendo oltretutto di migliorare le condizioni di lavoro degli operatori e garantendo loro una maggiore sicurezza sul lavoro nel rispetto delle condizioni ambientali
Processi di diagnosi
Oltre le attività di definizione delle soluzioni per la realizzazione dei processi di predizione guasti, saranno definite anche soluzioni per l’applicazione dei processi di diagnostica “ordinaria”, in funzione dei quali saranno realizzati, dalle aziende di competenza, i pannelli di monitoraggio in tempo reale delle misurazioni sensoristiche di riferimento.
Banco di prova
Un’ulteriore attività prevista è quella di definire soluzioni algoritmiche per l’implementazione di simulazioni, al fine di ottenere una conoscenza di base “primitiva”, costituita da un insieme di associazioni di tipo rilevazione sensoristica/stato sistema da fornire in ingresso agli algoritmi di predizione gusti come fase iniziale di valutazione dei risultati.
Risultati attesi e deliverables1. Definizione degli algoritmi e dei processi di preprocessamento dei dati grezzi in ingresso
2. Definizione degli algoritmi e dei processi di diagnostica ordinaria
3. Definizione degli algoritmi e dei processi di diagnostica predittiva basati su tecniche di machine learning
4. Definizione degli algoritmi e dei processi di segnalazione guasti e relativi gradi di allerta
5. Definizione degli algoritmi e dei processi per la creazione di nuovi modelli predittivi basati sull’acquisizione di nuovi dati
6. Analisi e progettazione architettura del sistema web-based di monitoraggio guasti
7. Implementazione degli algoritmi e dei processi di preprocessamento dei dati grezzi
8. Analisi e progettazione base di dati
9. Definizione ed implementazione Sistema Web-Based per il monitoraggio dello stato di salute dei sistemi
10. Implementazione degli algoritmi e dei processi di diagnostica e relativo cruscotto di monitoraggio in tempo reale all’interno del sistema Web-Based
11. Implementazione degli algoritmi e dei processi di predizione guasti e relativo cruscotto di monitoraggio in tempo reale all’interno del sistema Web-Based
12. Implementazione dei processi per la creazione di nuovi modelli predittivi basati sull’acquisizione di nuovi dati
13. Implementazione cruscotto storico per l’interrogazione e la visualizzazione di tutti i dati realitivi agli eventi avvenuti nel passato
14. Implementazione strumenti di reportistica

Denominazione Fase 2Diffusione dei risultati
Tipo attivitàRI
Soggetto Responsabile della Fase di AttivitàUNIPA e Associazione CRITICA
Altri soggetti impegnati nella fase di attivitàTutti i partner di progetto
Ruoli e compiti di ciascuno dei soggetti partecipanti alla presente fase di attività del progettoI ricercatori di UNIPA e Associazione CRITICA dissemineranno i risultati del progetto attraverso comunicazioni a convegni e pubblicazioni scientifiche su giornali nazionali ed internazionali. NAVALSALDATORI disseminerà i risultati della ricerca presso i clienti ed i fornitori
ObiettiviDiffondere i risultati scientifici realizzati nell’ambito del progetto alla comunità scientifica nazionale ed internazionale. Far conoscere ai clienti e fornitori di NAVEMAR e NAVALSALDATORI i nuovi prodotti dell’azienda.
Descrizione delle eventuali singole sotto attività di cui si compone la presente fase del progettoLa diffusione e la ricaduta dei risultati del programma di innovazione ha negli attori istituzionali (INSTM UdR di Palermo e l’associazione CRITICA) degli interlocutori particolarmente autorevoli ed apprezzati sull’intero territorio nazionale ed internazionale. La diffusione dei risultati avrà non solo un valore di contenuto ma, in maniera altrettanto convinta, un valore di metodo. Sotto questo punto di vista si intende caratterizzare la diffusione dei risultati quale conseguenza di un atteggiamento culturale e sociale che, abbinato alle capacità e alla creatività caratteristiche del mondo del commercio e delle PMI in genere, sono in grado di esprimere una positività di approccio e di risultato in un contesto generale di sfiducia e dispersione particolarmente marcato sull’area regionale.
Sono previste varie azioni organizzate dai due organismi di ricerca al fine di diffondere in modo capillare i risultati ottenuti a conclusione del progetto ed in particolare pubblicazione nei siti ufficiali dei soggetti appartenenti al partenariato dei risultati ottenuti alla fine del percorso di ricerca e sviluppo, specificando i contenuti del progetto e le competenze acquisite dai vari partner e il risultato finale ottenuto. I dati pubblicati saranno inerenti alle valutazioni di efficacia ed efficienza del progetto di ricerca e sviluppo, finalizzato a promuovere l’integrazione fra sistemi delle imprese e degli enti di ricerca pubblici e privati. Verranno divulgati anche i nominativi di tutti i consulenti, dipendenti, ricercatori che hanno partecipato al progetto oltre a una breve presentazione dei partecipanti con indicazione delle aree di attività di loro interesse.
Risultati attesi e deliverables1. Spot televisivi e/o spazi dedicati su TV e radio locali;
2. Seminari;
3. Convegni;
4. Sito web;
5. Brochure;
6. Pubblicazioni scientifiche.

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